Gianni Rodari

Gianni Rodari

Il 14 aprile del 1980 moriva Gianni Rodari.

"Si può parlare agli uomini anche parlando di gatti e si può parlare di cose serie e importanti anche raccontando fiabe allegre. Io credo che le fiabe quelle vecchie e quelle nuove , possano contribuire ad educare la mente. la fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo".
Questa è solo una delle tante frasi che esprimono in sintesi il pensiero di Gianni Rodari, un grande favolista e giornalista.
Rodari non ebbe un'infanzia facile, rimase orfano del padre a soli 10 anni, per cui fini faticosamente la quinta elementare, per problemi economici. Era un bambino taciturno, solitario, forse fu questa la ragione per cui decise di continuare gli studi in seminario, ma dopo tre anni li abbandono', anche se era uno studente modello; continuò gli studi cambiando indirizzo dal ginnasio si iscrisse alle magistrali.
All'inizio fu iscritto ad Azione Cattolica, che abbandonò per iscriversi al PC, di cui fu dirigente ed iniziò la carriera giornalistica all'interno dell'Unità'. Quasi per caso cominciò a scrivere fiabe, infatti all'interno del quotidiano "Unità" alla domenica vi era un inserto dedicato alla famiglie ed ai bambini, e vi scrisse i primi raccontini umoristici, poi su richiesta di una lettrice che aveva il figlio di nome Ciccio gravemente malto, gli chiese una filastrocca e da quel giorno nacque la sua passione per le filastrocche. Cominciò uno stretto rapporto con i lettori che gli chiedevano, fiabe, poesie e filastrocche e lui provvedeva ad esaudire.
Nelle sue fiabe non ritroviamo personaggi o luoghi fantastici come nelle fiabe tradizionali, i suoi personaggi sono quotidiani, perché le sue storie sono inserite in un giornale politico e quindi il bambino va trattato diversamente, bisogna narrargli la realtà vera e non edulcorata, Rodari narra del disoccupato,dei morti di Modena dell'operaio...
Nel 1970 vinse il premio Andersen, concorso che ancora oggi premia i più bravi scrittori di fiabe. Gianni Rodari era solito appena terminata una fiaba, prima di pubblicarla, andarla leggere in qualche scuola elementare di Roma, o altre, per
vedere lui stesso se piaceva.
Collaborò anche con Sergio Endrigo e scrissero insieme una fiaba: Ci vuole un fiore, che è diventata una bellissima canzone, che tutt'ora si canta nelle scuole primarie.
La sua produzione di libri è davvero vasta, vi posto le foto di qualche titolo tra i titoli  più famosi.


(notizie liberamente tratte dal libro Favole al Telefono)






















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