Honore' de Balzac

Buongiorno donne e uomini del web



 oltre a gestire il mio blog, collaboro anche con il blog "Cultura al femminile",  dove un piccolo gruppo di quattro donne ha deciso di approfondire autori e autrici che hanno reso grande la letteratura. Abbiamo iniziato con Honore' de Balzac, e sono già stati pubblicati tre articoli, questo è il libro che ho analizzato, per visionare gli altri vi posto il blog: 

https://letteraturalfemminile.wordpress.com/2016/06/27/le-donne-della-comedie-humaine-di-balzac-3/

Buona lettura amici




La cugina Bette
di
Honore' de Balzac


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Il romanzo "La cugina Bette" è stato pubblicato a puntate è fa parte del ciclo dedicato dall'autore "Ai parenti poveri", inserito a sua volta nel terzo volume di "Scene della vita parigina", concepito come novella, si è trasformato, per tutti i particolari aggiunti mano a mano, in un romanzo vero e proprio. Il libro ebbe un successo notevole, grazie alla capacità di Balzac di catturare l'attenzione dei lettori con vari stratagemmi e colpi di scena.
Il romanzo fa parte di quel genere denominato Feuilletondi cui la Francia vanta i natali.
Balzac "più corto che piccolo, grasso e ripieno, la testa infossata sulle spalle, la schiena precocemente curva. Un torso sproporzionato posava sulle cosce pesanti", nonostante il fisico non attraente ebbe una vita piuttosto libertina, e i suoi personaggi spesso rispecchiano le sue esperienze di vita, "ogni suo personaggio ha in dono l'ardore vitale che animava lui stesso"
Nella cugina Bette possiamo dire che il filo conduttore è sicuramente il libertinaggio che può rendere piacere, ma anche attirare tante disgrazie come al personaggio principale il barone Hulot figura su cui girano tutti gli altri personaggi del libro.
Adeline contadine bella e attraente sposa il barone Hulot e va a vivere a Parigi, porta con sé la cugina Bette, non bella e povera, la quale dovrà mantenersi per vivere ricamando, e sarà trattata sempre come la povera parente, disprezzata con grazia, ma comoda per le confidenze.
La donna cova dentro di se un odio talmente grande che riverserà sui suoi familiari, vendicandosi con grazia e maestria, senza mai destare alcun sospetto sulle sue losche trame.
Bette si allea con una delle tante amanti di Hulot, Valerie', la loro amicizia sarà salda, complice e forte, talmente forte che quando Valeriè muore, Bette si rinchiude nella sua stanza e si lascerà morire.
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Leggendo la trama del testo possiamo capire che l'autore non ha molta stima delle donne, le divide in due tipologie: la donna virtuosa, abituate a soffrire in silenzio, e la donna avida, furba,scaltra, mascalzona, ignobile scellerata, bugiarda. Lui stesso a metà del romanzo tramite il personaggio di Hulot dirà: " Perché su dieci belle donne , ve ne sono almeno sette di perverse?". e poi ancora: La donna è un essere inesplicabile"
Nel libro le donne descritte sono Adeline, Bette, Hortense, Josepha e Valèrie, Adeline e Hortense appartengono alla prima categoria, mentre le altre si classificano nella seconda.
La penna di Balzac è ricca di sfumature, i personaggi descritti sembrano vivi nella lettura, che scorre agile, catturano il nostro interesse avvolgendoci nelle righe che si susseguono con ritmo veloce e colpi di scena, parola dopo parola, frase dopo frase.
Nella descrizione della cugina Bette si dilunga con compiacimento oserei dire quasi sadico: "la selvatica lorenese un pò infida ...dotata di un'acutezza diventata profonda, come tutte le persone votate a un reale celibato, con il tono pungente che imprimeva alle sue idee, avrebbe potuto sembrare temibile in qualsiasi altra situazione. Cattiva, avrebbe seminato la zizzania alla famiglia più unita".... " monaca sanguinaria, e poi ancora..."una testardaggine da mula, voleva piacere a se stessa , vestita sembrava una zitella dalla testa ai piedi, la rendeva tanto ridicola che con la migliore volontà, nessuno avrebbe potuto ammetterla in casa nei giorni di gala.".
Nella descrizione fisica dirà: ..zitella segalignasembrava più anziana, bruna piccante, sguardo penetrante, la carnagione olivastra, la figura di giunco,..asciutto volto olivastro..mettendo in valore la figura inflessibile..."
Più avanti in un altro capitolo dirà ancora: La fisionomia della lorenese era diventata terribile. I suoi occhi neri e penetranti avevano la fissità di quella delle tigri. Il suo viso somigliava a quello che noi presumiamo abbiano le pitonesse.
Anche le altre donne vengono descritte in modo poco lusinghiero, dimostrando tutta l'avversione dell'autore contro le donne, cosa comune in molto altri autori dell'epoca come Moliere, che lui citerà anche nel racconto nominadolo espressamente: "...la donna è la minestra dell'uomo".
Perchè leggere allora Balzac? Perchè è un autore dalla scrittura raffinata ed elegante, perché descrive la realtà della vita senza sconti, con chiarezza, con precisione quasi chirurgica, così com'è nella bellezza, ma anche nello squallore.
I suoi personaggi sono analizzati alla perfezione, quasi vivisezionati, sia quelli positivi che le cortigiane o le mascalzone.
Perché questa è la realtà, queste sono le persone e perché così è Balzac.
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Ferlisi Maria Lucia

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