Intervista ad Antonia Romagnoli


Nei giorni scorsi ho intervistato Antonia Romagnoli scrittrice di romanzi fantasy e romance, autrice di racconti per l'infanzia e  blogger. Una donna poliedrica, dotata di grande umorismo, e  bravura. Riesce a destreggiarsi tra casa, famiglia e scrittura con eleganza e destrezza. Ha scritto decine di libri, tra cui alcuni dedicati al mondo dell'infanzia. Ha un sito ed un blog personale. Collabora con importanti siti, tra cui Cultura al Femminile, di cui ha curato anche la costruzione del sito.
E' stata finalista al Premio Galassia 2006, per il racconto “Roiter” successivamente pubblicato nella rivista di fantascienza “Robot”, ha esordito con alcuni racconti fantastici in riviste e antologie. Nel 2006 ha pubblicato il racconto Pioggia nella collana Spesso Sottile di Giovane Holden editore.

 Potrei continuare, ma lascio spazio alle domande che le ho posto.

1)Dimmi chi è Antonia Romagnoli in tre righe.
Antonia e casa: sono mamma di tre figli e lavoro da casa. Detto questo è detto tutto!
Antonia e libri: sognatrice e romantica da sempre, leggere e scrivere sono parte di me.
Antonia e web: fra blog personale e costruzione di siti, gli ultimi anni sono stai molto… virtuali!

2) Perché e quando hai cominciato a scrivere.
Scrivo da quando ho cominciato a tenere la penna in mano, da ragazzina fiabe e racconti, poi i primi tentativi di romanzo. È stato però da adulta, dopo la nascita dei primi due figli, che la scrittura è diventata una parte fondamentale della mia vita.

3) Quanto è importante il periodo Vittoriano e perché.
L’epoca romantica, densa di luci e di ombre, di cambiamenti, di magia, di regole pulite e di trasgressioni nascoste, non smette di affascinarmi. Per questo ho deciso di concentrare su questo periodo le mie ricerche (e gli articoli per il blog): per come mi fa sentire… a casa!
Il mio grande amore è il periodo Regency, quello di Jane Austen, ma in generale ho scoperto nell’Ottocento Inglese una fonte inesauribile di ispirazione.

4) Passi dal Fantasy ai romanzi d'amore ed alle fiabe, c'è un filo che lega questi differenti stili di scrittura?
Il filo conduttore credo sia il mio bisogno di sognare, di velare il mio pensiero e di veicolarlo attraverso il fiabesco. Amo il lieto fine, mi piace creare storie consolanti, perché io per prima cerco in esse un rifugio. L’amore è in tutte le mie storie, in tante e diverse forme. Come dovrebbe essere nella vita, d’altra parte.



5) Quali sono i tuoi modelli femminili di scrittura.
Ovviamente Jane Austen, che rileggo sempre con grande piacere, ma anche molte autrici che si occupano del genere rosa storico. Ho amato Candace Robb e il suo medioevo giallo. La prima autrice che porto nel cuore è la Lindgren, grande penna non solo della narrativa infantile ma anche fantastica.

6) Quando scrivi un libro hai già tutto chiaro nella mente?
Di solito quando comincio la stesura sì, salvo poi scoprire che i personaggi e la storia decidono altrimenti rispetto al mio progetto. Non faccio spesso scalette, ma è capitato per la saga, quando ho dovuto fare i conti con un progetto molto ampio.


7) Scrivi a penna o utilizzi il computer?
Scrivo a computer, ho abbandonato la penna da quando ho avuto la possibilità di usare la tastiera. All’inizio mi affascinava l’idea di vedere la mia pagina come se fosse quella di un libro vero, poi col tempo ho apprezzato le comodità offerte dal PC.

8) Un autore che ami
Domanda difficile! Ne amo tanti!!! M. R. James: fantasmi che proprio devo ritrovare una volta l’anno!

9) Un autore che proprio non ti piace
Questa è facilissima: Verga. È l’opposto di ciò che mi piace leggere!

10) Il libro che ha segnato la tua vita
Ho libri legati a ricordi importanti. Labirynth e la Storia Infinita; Orgoglio e Pregiudizio; Anna Karenina. Io e la Mamma della Forbes. E i libri dei miei amici, che mi hanno sempre regalato emozioni importanti.

11) sogni nel cassetto?
È così pieno da far paura. E infatti ne ho paura: il tempo scorre troppo in fretta e per realizzarli ce n’è sempre meno. Sto combattendo contro la depressione da molti anni, il sogno principale è quello di vivere libera da questa cappa grigia.  Questo è il sogno che voglio e posso realizzare.
Il sogno irrealizzabile è… un grandissimo issimo issimo editore azzurro che sposi i miei libri per farli vivere felici e contenti.

12) Fatti una domanda
Una domanda che mi faccio spesso: vale la pena di continuare a scrivere in questo mondo di scrittura 2.0?

13) Datti una risposta.
Scrivo perché amo farlo, ma a volte questa realtà “editoriale” è così demoralizzante! A volte mi verrebbe voglia di uscire dal vortice di social e di post per vivere i miei libri più serenamente. Scrivere è sempre magico, ma la parte della promozione mette a dura prova, per dirla con Mrs. Bennet, i miei poveri nervi!

Grazie Maria Lucia per avermi ospitata e auguri di buone Feste a te e ai lettori che ci hanno fatto compagnia oggi!
Grazie a Te Antonia per la simpatia e disponibilità!

Ecco i link di alcuni suoi libri su Amazon:
https://www.amazon.it/dama-grigio-Antonia-Romagnoli-ebook/dp/B0192AVQ6U

https://www.amazon.it/Il-Libertino-di-Hidden-Brook-ebook/dp/B01N02WAI3/ref=pd_cp_351_1?_encoding=UTF8&psc=1&refRID=N213H2HYW0DHBQSN7T74

https://www.amazon.it/segreto-dellalchimista-Odissea-Digital-Fantasy-ebook/dp/B015K0RR8M

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